8 luglio 2013

Tales of the world

Le sei statue con i cappelli di paglia

C’erano una volta, in un paese di montagna, un vecchietto e una vecchietta.

La mattina dell’ultimo giorno dell’anno la vecchietta disse:
“Anche se domani e’ capodanno, non abbiamo niente di buono da mangiare: ne mochi ne un chicco di riso. E non abbiamo neanche i soldi per comprare nulla! Così non potremo onorare la festività come si deve!”
Il vecchietto rispose:
“Domani farò dei cappelli di paglia e andrò in città a venderli. Così, tornando, potrò comprare mochi e pesce.”
Quando il vecchietto arrivò in città, cominciava già a nevicare. C’era molta gente che camminava per strada e il vecchietto cominciò a cercare di vendere i cappelli di paglia gridando:
“Cappelli! Cappelli di paglia! Comprate i miei cappelli!”
Ma nessuno volle comprarli e il vecchietto, dopo un po’ che provava, fu costretto a tornare a casa senza aver comprato nulla di ciò che aveva promesso alla moglie. Sapendo che la vecchina lo aspettava piena di speranza, egli era molto triste.

Sulla strada per casa, il vecchietto si fermò vicino 6 statuette di pietra raffiguranti sei Jizo (divinità buddista che protegge i bambini) pieni di neve.
“Oh, poverini. Fa freddo, vero?”
Il nonnino tolse la neve sulle loro teste, e le coprì con i cappelli di paglia.
Ma i cappelli erano solo 5, mentre le statuette di pietra erano sei, così, accortosi che mancava un copricapo, egli si tolse dalla testa la sua sciarpa e la pose sul capo dell’ultimo Jizo.

Tornato a casa si scusò con la moglie di non essere riuscito nel suo intento, poi le raccontò delle 6 statuette e di come avesse coperto le loro teste con i cappelli invenduti.
La vecchina rispose sorridendo:
“Non devi scusarti, hai fatto bene! Così almeno le statuette dei Jizo potranno passare un buon capodanno.”
E così dicendo andarono a dormire.

Quella notte mentre i due dormivano, si udì uno strano suono davanti casa, come se trascinassero qualcosa di molto pesante: “Dossun Dossun, Dossun Dossun” (è il suono onomatopeico che fanno le Jizo quando si muovono!).
I due vecchietti vennero svegliati dal rumore, ed andarono a vedere di cosa si trattava.
Aperta la porta, videro tanti sacchi contenenti riso, mochi, pesce, verdure e soldi.
Poi videro le figure delle statue con i loro cappelli che si allontanavano e così seppero che erano loro che erano venuti a ringraziare i nonnini per la loro gentilezza ed il loro buon cuore.
Da allora i due vecchietti vissero felici e contenti.


Ogni occasione è per noi fonte di grandi esplorazioni.
Da una favola classica della cultura nipponica alla scoperta del Giappone attraverso la sua geografia, la sua cultura e la sua gente.

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